UNA NUOVA GUIDA PER IL TRUST

ABSTRACT EBOOK IL TRUST V CRUSI

 

 

Vincenzo Crusi

IL TRUST

Breve guida all’istituto giuridico anglosassone

Strumento giuridico gestorio per la tutela di interessi meritevoli con effetto segregativo del patrimonio, mobiliare e immobiliare, personale e societario, per uno scop

Sintesi

Questo e-book vuole essere una semplice guida e un valido aiuto a capire e comprendere il Trust quale idoneo strumento giuridico per segregare, separare, destinare, il patrimonio, in tutte le sue forme e complessità, per fini meritevoli di tutela legale. Da quello famigliare, societario a quello di attività commerciale e industriale sia immobiliare che mobiliare.

Con questa guida il lettore trae il vantaggio di conoscere e comprendere quando utilizzare l’istituto segregativo del richiamato patrimonio e dunque dare inizio a un percorso di individuazione e valutazioni delle proprie posizioni meritevoli di essere tutelate in funzione delle quali individuare, per enucleare e separare da se medesimo, il patrimonio che intende destinare a tale titolo senza correre il rischio di vederlo aggredito dalle vicissitudini nefaste della vita.

La guida non ha la pretesa di essere esaustiva ma semplicemente informativa delle peculiarità intrinseche dell’Istituto, non foss’altro, per essere uno strumento talmente plasmabile e duttile da saper tutelare e proteggere meglio di ogni altro le multiformi combinazioni delle volontà del soggetto che intende istituirlo.

La guida si propone di offrire uno spunto di riflessione circa i possibili impieghi del Trust i quali spaziano dal semplice trust di garanzia per l’adempimento di un obbligo o affare alla conservazione di un bene, asset, complessi edilizi o aziende di famiglia, per uno scopo o per garantire sostentamento e cure al disponente e a chi egli intenda nelle forme e contenuti voluti fino al termine finale di durata.

La guida, infine, offre, anche, un quadro comparato e succinto degli istituti giuridici interni di separazione e tutela dei patrimoni a tali fini, al fine di far emergere le differenze sostanziali rispetto al Trust validamente istituito e preordinato ad un fine o scopo.

Concludo, ma non prima di aver rivolto al Preg.mo Prof. Maurizio Lupoi sentimenti di gratitudine per i pregevoli ed impareggiabili insegnamenti sul trust i quali hanno solcato indelebilmente l’area dei miei saperi arricchendola di nuove competenze e illuminanti conoscenze giuridico-economiche e comparatistiche senza le quali, oggi, non sarei un professionista perfezionato in tale ambito consapevole come sono di non essere all’altezza delle sue aspettative; autore egli di numerose pubblicazioni scientifiche, dottrinali e professionali, studioso tra i massimi esperti di Trust e strumenti fiduciari nel panorama internazionale, Docente Emerito di Diritto Comparato nell’Università di Genova, Presidente e Direttore scientifico dei Master sul Diritto dei Trust e i negozi fiduciari editi da Consorzio Uniforma Università degli Studi di Genova, Presidente della Corte per il Trust e i Rapporti fiduciari della Repubblica di San Marino, Presidente dell’Associazione “Il Trust in Italia” riconosciuta come maggiormente rappresentativa dal Consiglio Nazionale Forense, alla quale associazione peraltro mi onoro appartenere tanto come membro quanto come Consigliere direttivo di designazione del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

ISBN: 9788868056926

Agosto 2018

© Copyright 2018 by Fisco e Tasse

www.fiscoetasse.co

 

  1.  Il trust nel mondo: cenni storici

 

      1.1 Dalla causa fiduciaria al trust

Come noto, la “separazione”, la “segregazione”, la “destinazione” patrimoniale costituiscono fenomeni tradizionali dei principali sistemi giuridici occidentali, ed in particolare del sistema di common law ed in quello di civil law.

E’ utile ricordare a tal proposito, come, superata una primissima fase in cui la fiducia come strumento di destinazione patrimoniale operò fuori dall’ordinamento giuridico, già il diritto romano conobbe situazioni fiduciarie nell’ambito delle quali venivano realizzate vere e proprie destinazioni patrimoniali determinando conseguenti ipotesi di separazione patrimoniale; ed inoltre, come, nell’ordinamento giuridico post primo millennio che si formò in Gran Bretagna che peraltro finì per costituire l’origine della common law, un posto di primo piano lo ebbe la giurisdizione di equity nell’ambito della quale, al contrario di quanto accadeva nella giurisdizione ordinaria, trovava pieno e precipuo riconoscimento la destinazione (con conseguente separazione/segregazione) patrimoniale originata da vicende caratterizzate dalla causa fiduciaria, tanto che, come vedremo in prosieguo, proprio nell’ambito di tale giurisdizione, la separazione finalizzata alla segregazione si rafforza sempre più come istituto giuridico a tale fine generando il Trust.

Tendenza, quella anglosassone, a dispetto di quella civilistica, a valorizzare la possibilità per i privati di effettuare destinazioni patrimoniali, che peraltro non fu per nulla compromessa e nemmeno influenzata da ciò che avvenne nei secoli seguenti nel vecchio continente, dove, in particolare con l’epoca dei lumi[1],

 

www.fiscoetasse.com/BusinessCenter/scheda/38141-il-trust-guida-all-istituto-giuridico-anglosassone.html